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Monastero Reale di Santa Maria de Pedralbes

Il chiostro più grande del mondo, per una regina

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Fondato dalla regina Elisenda de Montcada, moglie di Giacomo II, nel 1326, il monastero è uno dei migliori esempi di gotico catalano e il suo chiostro a tre piani è il più splendido della città. Il complesso comprende anche la chiesa di Pedralbes, un giardino di piante medicinali, il sepolcro di Elisenda de Montcada e l’infermeria, uno degli edifici ospedalieri rinascimentali meglio conservati.

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Monastero, chiesa e convento in un contesto da borgo medievale nel cuore di Barcellona

Il Monastero Reale di Santa Maria di Pedralbes è un convento dell’ordine delle clarisse fondato dalla regina Elisenda de Montcada nel 1326, che vi abitò dalla morte del marito, il re Giacomo II, fino alla propria. Tra il chiostro e la chiesa si trova il suo sepolcro, dove la regina è raffigurata con l’abito delle clarisse.

Il complesso del Museo-Monastero di Pedralbes comprende anche la Chiesa di Pedralbes, a navata unica, con sette campate a volta quadripartita e un’abside a sette lati. Le ultime tre campate corrispondono al coro, che fino al XIX secolo era separato dal resto della chiesa da un muro abbattuto nel 1894.

L’elemento principale del complesso è senza dubbio l’imponente chiostro gotico, il più grande del mondo, alto tre piani: i due inferiori, del XIV secolo, formano due gallerie con ventisei colonne per lato in pietra nummulitica (calcare con fossili) proveniente da Girona; il piano superiore fu aggiunto successivamente come mansarda. Purtroppo, le lastre del pavimento del chiostro sono rotte e crepate: la colpa è delle truppe napoleoniche che, durante la guerra d’indipendenza (1808–1814), trasformarono il monastero in una caserma militare e riempirono il chiostro di cavalli e cannoni. Nel cortile si trova anche la ricostruzione di un giardino medicinale medievale con circa cinquanta piante officinali.

Attorno al chiostro si distribuiscono gli ambienti principali del monastero: la sala capitolare (XV secolo), l’abbazia, l’infermeria (XVI secolo), il refettorio, il dormitorio e le celle diurne, una delle quali conserva meravigliosi affreschi murali di Ferrer Bassa, uno degli artisti più importanti del gotico catalano, primo esempio di pittura italiana del Trecento nella penisola iberica.

 

Monache che hanno fatto la storia di Barcellona

Il monastero conserva anche collezioni che testimoniano la vita quotidiana delle monache e gli oggetti acquistati dalla comunità per abbellire il complesso: dipinti, ceramiche, mobili, oreficeria, paramenti liturgici, tessuti, carta e pergamene. Parte delle opere proviene dalla collezione di suor Eulàlia Anzizu, nipote del mecenate di Gaudí, Eusebi Güell. Le monache hanno vissuto nel monastero fino all’inizio del 2025.

Fuori dal recinto si trova l’edificio noto come Conventet, costruito nel 1329 per ospitare la comunità dei frati minori e ristrutturato nel 1919 da Enric Sagnier, che vi incorporò elementi romanici provenienti dalla scomparsa chiesa di Santa Maria de Besalú.

 

Come arrivare al Monastero di Pedralbes

Per ammirare l’imponente chiostro del Monastero di Pedralbes, basta prendere la Linea Blu del Barcelona Bus Turístic e scendere alla fermata Monestir de Pedralbes.

 

Per i più curiosi

  • La leggenda narra che il re Giacomo il Giusto offrì alla regina dei terreni a Valldaura per costruire il monastero, ma lei li rifiutò perché faceva troppo freddo. Per scegliere il luogo, si lasciarono prosciutti a stagionare in vari punti e si concluse che Pedralbes aveva il clima più secco. Altri dicono che si usavano interiora di animali e si sceglieva il posto dove marcivano più lentamente, segno di clima secco e fresco.
  • Al Monastero di Pedralbes si organizzano mostre dettagliate su vari aspetti del suo patrimonio. Consulta la programmazione prima di visitarlo.